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Studio d'Ingegneria - Antonio DI PAOLO

Direttiva UE EPBD per le case green

2023-02-19 20:13

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Normativa Enegetica, Direttiva case green,

Il 9 febbraio la Commissione Industria del Parlamento Europeo ha approvato la proposta di Direttiva Europea EPBD per le case green.



Il 9 febbraio la Commissione Industria del Parlamento Europeo ha approvato la proposta di Direttiva Europea EPBD per le case green.


I target da raggiungere in sintesi per gli edifici residenziali:


·       2030 raggiungere la classe energetica "E";


·       2033 la classe energetica "D";


·       2050 edifici ad emissione zero.


Al momento si escludono edifici storici vincolati, case vacanza, abitazioni indipendenti con superficie ridotta (
In Italia l’80% degli edifici ricade in classe G, F ed E, possiamo dedurre che i proprietari di questi edifici li dovranno rendere più efficienti per raggiungere entro 10 anni la classe energetica “D”.


Ecco un elenco di possibili interventi di efficientamento energetico:


·       sostituzione dei serramenti;


·       isolamento a cappotto delle pareti;


·       isolamento della copertura o del solaio verso sottotetto;


·       sostituzione dei vecchi generatori con caldaie a condensazione;


·       installazione di un sistema ibrido caldaia-pompa di calore;


·       installazione di una pompa di calore, ove possibile, con impianto fotovoltaico;


E’ evidente che non tutti potranno permettersi di finanziare completamente i lavori, sarà compito dei singoli Stati approntare dei piani di finanziamento agevolati o di co-finanziare con degli incentivi fiscali, si sta pensando anche ad un fondo europeo comune Energy Performance Renovation Fund.


Il mercato immobiliare risentirà pesantemente di questa nuova Direttiva Europea, e la classe energetica sarà uno dei criteri con maggior peso per il valore di un immobile, nel 2022 i costi di riscaldamento/raffrescamento sono raddoppiati, e tutti abbiamo capito quanto è importante compiere la transizione dai combustibili fossili come il gas metano verso vettori energetici meno impattanti per l’ambiente e meno costosi come la corrente elettrica, meglio se prodotta da fonti rinnovabili.


La “Transizione Green” non è un ostacolo per l’economia ma deve essere utilizzata come volano per dare maggiore impulso al settore edilizio, ovviamente è necessaria una programmazione attenta e strumenti normativi adeguati per evitare la speculazione sui prezzi dei materiali e le frodi fiscali.


Antonio Di Paolo